Il festival Primavera dei Teatri continua con il suo terzo appuntamento e parte da tragedie quotidiane, riadattandole al nostro vissuto, con due messinscene che si presentano in anteprima per questa occasione a Castrovillari. Prima degli spettacoli, alle ore 19.00, sarà possibile fare una degustazione, nel Chiostro del Protoconvento, gentilmente offerta da Tenute Ferrocinto ma non solo; si potranno degustare delle prelibatezze a suon di musica in quanto sempre alla stessa ora è previsto il concerto de Il cedro e la rosa, a cura di Gianni Colaci, in cui Fabrizio Piepoli si destreggia tra pianoforte, voce, chitarra, santur e live electronics.
Da Napoli arriva Benedetto Sicca che, in collaborazione con Interno 5, porta in scena alle ore 20.30 presso il Teatro Sybaris un testo da lui scritto e diretto. Ambientato in una città invasa dall’immondizia e dal continuo odore nauseabondo che ne fuoriesce quando a questo scempio si uniscono gli incendi, Frateme racconta la storia di una famiglia di Napoli che inizia a fare i conti con ciò che ha sempre cercato di allontanare perché “diverso” dai dettami di una società stereotipata e chiusa: l’omosessualità. Nella casa collocata a Forcella, uno dei quartieri difficili del capoluogo campano, si incontrano personaggi che si vanno a sommare ai propri di quel nucleo composto da padre, madre e tre figli: uno psicologo, un’anziana professoressa e un amico, detto ‘Frateme’; questi a poco a poco scardinano un silenzio dettato dalla vergogna sotto cui si nascondono i protagonisti. Paola Michelini, Luca Saccoia, Giorgio Sorrentino, Emilio Vacca, Valentina Vacca, Francesco Vitiello e Camilla Zorzi danno vita a quella “famiglia tutt’o ‘ccuntrario” di come invece si vorrebbe dipingere. Benedetto Sicca, che si divide tra cinema, tv e teatro, è con Frateme alla sua seconda regia dopo lo studio Il principe Jorgos tratto da Fassbinder: il suo lavoro è dato da una ricerca che unisce vocalità, testo e movimenti che per questo ultimo debutto sono curati da Pablo Volo. Per Frateme hanno collaborato per le scene Flavia di Nardo e Tommaso Garavini, per il disegno luci Marco Giusti e i costumi Stylist Simone Valsecchi.
La serata prosegue alle ore 22.30 nella Sala 14 con un’altra anteprima: Radio Argo. Scritto da Igor Esposito, il testo è una rilettura ispirata a una delle più famose tragedie greche e unica trilogia arrivata fino a noi: L’Orestea. Diretta e interpretata da Peppino Mazzotta – volto noto della televisione per il suo ruolo di ispettore Fazio ne Il Commissario Montalbano – Radio Argo vuole essere uno scontro tra un potere malato e la disperata voglia di allontanare questo potere in un mondo dove una voce si propaga nella notte e tiene compagnia a chi non riesce a dormire. Le musiche originali di Massimo Cordovani si intrecciano al disegno sonoro di Cesare Gardini e a quello luci di Paolo Carbone. Le scene di Angelo Gallo e i costumi di Rita Zangari completano questo spettacolo in cui quella voce lontana richiama alla memoria i nostri morti e le nostre guerre, non quelle di oggi ma piuttosto quelle di ieri.
Carlotta Tringali