Abbiamo chiesto ai danzatori e coreografi di B.Motion che hanno abitato Palazzo Sturm nelle ore pomeridiane, di lasciarci alcune immagini e poche parole che raccontino il loro lavoro, la loro performance, la loro ricerca. Una cartolina da B.Motion.
All Dressed Up With Nowhere To Go – Giorgia Nardin
Trascorsi solo pochi giorni da B. Project – Restituzioni per il Progetto Bosch, la giovane danzatrice e coreografa Giorgia Nardin torna ad abitare le stanze di Palazzo Sturm per la presentazione di un frammento di All Dressed Up With Nowhere To Go, lavoro vincitore del Premio Prospettiva Danza 2013.
A condividere con lei questo progetto, sono i danzatori Amy Bell e Marco D’Agostin, incontrati in occasione di Choreoroam Europe 2012 (qui l’intervista ai choreoroamers) e interpreti della creazione.
Solo delle camicie a coprire i corpi dei danzatori. Le loro gambe nude si espongono in tutta la fatica dello “stare”: Bell e D’Agostin si sostengono su un solo piede che ricerca l’equilibrio, mentre l’altro non tocca mai terra. Tremolii, arrossamenti, segni di un’imposizione generata dal proprio corpo come titubanza nel toccare la realtà tutta d’un colpo, quasi un occupare lo spazio fisico in punta di piedi.
Emozionante la fragilità del corpo maschile che si abbandona alla danzatrice, sincera la loro presenza scenica.
Dopo una prima residenza al CSC Garage Nardini di Bassano del Grappa, la coreografa ha lavorato alla creazione di All Dressed Up With Nowhere To Go in spazi molto più grandi (come il Graner / Mercat de les Flors di Barcellona o il Teatro Villa dei Leoni di Mira) e diversi dalla piccola e barocca stanza di Palazzo Sturm. La vicinanza con lo spettatore rende intima la nudità dei performers e accorcia le distanze nella relazione – umana – tra scena e platea.
* La redazione di b-stage 2013 è composta da Elena Conti, Roberta Ferraresi, Rossella Porcheddu, Carlotta Tringali