Il Tamburo di Kattrin per Aldo Morto 54

35 anni fa veniva rapito e ucciso Aldo Moro. 35 anni dopo, Daniele Timpano si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo: il progetto Aldo Morto 54 vede la reclusione di Timpano, dal 16 marzo all’8 maggio – gli stessi del sequestro dello statista – nella celletta costruita appositamente in una delle sale del Teatro dell’Orologio, dalla quale esce ogni sera per mettere in scena il suo spettacolo.
Mentre la “prigionia” si potrà seguire in streaming, tutta la redazione de Il Tamburo di Kattrin aggiornerà quotidianamente la propria finestrella dedicata al progetto Aldo Morto 54 con delle rubriche pensate per l’occasione: l’intento è quello di creare un corto circuito tra il 1978 e il 2013, tra la Storia con la “esse” maiuscola e le piccole vicende personali, tra l’immaginario collettivo intorno all’evento e ciò che avviene quotidianamente al Teatro dell’Orologio.
Piccoli post, link o pensieri lunghi come un tweet, che ogni giorno crescono insieme ad Aldo Morto 54 e che possano ogni volta stimolare una riflessione, andando ad alimentare/analizzare/approfondire il progetto in modo collaterale.

Il Tamburo di Kattrin per Aldo Morto 54 / aggiornamenti quotidiani – 7 rubriche per 7 settimane
a cura di Elena Conti, Roberta Ferraresi, Margherita Gallo, Emilio Nigro, Maddalena Peluso, Rossella Porcheddu e Carlotta Tringali (Il Tamburo di Kattrin)

domenica 5 maggio

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la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Cosa è successo a Timpano nei giorni del “compromesso storico”? Tutta la settima settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo: http://storify.com/Tamburo_Kattrin/aldo-morto-54-la-settima-settimana
venerdì 3 maggio—-

anni’70: teatro

Nel 1978 il Premio Ubu come migliore compagnia di sperimentazione va a Il Carrozzone di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi (pochi anni dopo cambierà nome in Magazzini Criminali e poi in Magazzini). Nel 1980 debutta Crollo nervoso, in cui per la prima volta Tiezzi applica sperimentalmente le ricerche di Edward Gordon Craig sullo spazio scenico. Un lavoro che, insieme ad Ebdòmero (1979), dal romanzo di Giorgio De Chirico, sarà inserito da Fassbinder nel film Theater in trance del 1981.Qui Crollo Nervoso, nel video della rassegna internazionale dei Teatri Stabili di Firenze (al minuto 5’36”con introduzione del critico Bernard Dort

Qui il video dell’allestimento di Edbòmero del 1994, nell\’adattamento di Nico Garrone:
giovedì 2 maggio

rassegna stampa

Nel febbraio 1978 usciva il primo numero de “Il Male”La misura è colma di Antonello Chieca (da “Lo Stivale Bucato”)

mercoledì 1 maggio—–

inviata speciale da Roma

Dal 7 al 28 aprile, 3 domeniche per 3 letture: storie di terrorismo, lotta armata, quotidianità carceraria si sono alternate negli incontri post-spettacolo Piombo su piombo. Come il teatro ha riletto gli anni ‘70. Il sentimento di una generazione nel Corpo di Stato di Baliani. Il viaggio turistico e storico nell’isola dell’Asinara, tra massima sicurezza e area protetta, nell’Asino Albino di Cosentino. Le BR nel racconto di Margherita Cagol, moglie di Renato Curcio, in Avevo un bel pallone rosso di Angela Demattè. Ideologie, amori, confessioni, sguardi generazionali sugli anni di piombo. Dal 22 al 27 aprile, 6 giorni per 6 letture: la voce di Timpano ha incontrato in diretta streaming le parole di Gramsci, nei Quaderni del carcere, nelle lettere da Ustica, inGramsciana, estratti selezionati da Fabio Frosini. Scrivere per non inaridirsi, leggere per la comunità.
martedì 30 aprile—–

sul teatro di Daniele Timpano

Penso ai teatri occupati, agli appelli contro le imminenti chiusure di spazi, agli approfondimenti e alle inchieste sui tagli alla cultura… Si accosta il ricordo di ciò che potrei chiamare denuncia e riscatto “artistico” espresso dal film Bye Bye Berlusconi! in cui viene messo in scena il processo al politico con i rapitori in veste di giudici e il “popolo del web” come giuria. Questo per dire cosa? Cosa può fare l’arte per manifestare il suo disappunto?Daniele Timpano ha scelto di replicare, per 54 giorni, lo stesso spettacolo – Aldomorto – nel tentativo di smuovere quel teatro che lui dice “morto”.E a coloro che non hanno ancora potuto assistere al lavoro, rimane la possibilità di cogliere l’urgenza dell’operazione teatrale tramite il web, da cui si s-prigionano urla (simboliche) di necessità.
lunedì 29 aprile—–

film del giorno

“Dovete dar loro la speranza”, Milk di Gus Van Sant, 2008 
sabato 27 aprile—–

la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Di che si è parlato sui social network? Come sono le condizioni di Timpano? E soprattutto, che ne pensano i followers sul web? Tutta la settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo:http://storify.com/Tamburo_Kattrin/aldomorto54-la-sesta-settimana
venerdì 26 aprile—–

anni’70: teatro

La Tempesta di William Shakespeare, regia di Giorgio Strehler (1977 – ’78)
giovedì 25 aprile

rassegna stampa

Scaduto l’ultimatum, il Paese vive adesso il dramma dell’attesa\r\nIl Papa ha scritto alle Brigate rosse “Vi prego in ginocchio, liberate Moro” La Stampa, Domenica 23 aprile 1978«Io scrivo a voi, uomini delle Brigate Rosse, restituite alla libertà, alla sua famiglia, alla vita civile l’on. Aldo Moro. Io non vi conosco, e non ho modo d’avere alcun contatto con voi. Per questo vi scrivo pubblicamente … (Continua a leggere l\’articolo)\r\n

mercoledì 24 aprile—–

inviata speciale da Roma

Ha chiesto e ottenuto un permesso premio per trascorrere una notte a casa, lontano dall’Orologio invaso dal progetto Ne(x)twork. Il 18 aprile ha ascoltato e commentato l’inno della DC, ricordando le elezioni del ‘48 e il mancato anniversario del ‘78, in pieno sequestro Moro. Ha chattato, twittato, postato, ha letto estratti dai Quaderni dal carcere di Gramsci. Ha guardato il ‘film profezia’ di Celentano Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì. Ha subito l’irruzione in cella di Madama Cie e ha atteso, non senza emozione, Gaetano Ventriglia, spettatore d’eccezione della 36esima replica e gradito ospite di un pomeriggio domenicale.
martedì 23 aprile—–

sul teatro di Daniele Timpano

“In Dux in scatola Timpano raccontava le rocambolesche vicende del corpo del duce, da piazzale Loreto nel ‘45 alla sepoltura nel cimitero di S. Cassiano di Predappio nel ’57, intrecciandole con testi letterari, luoghi comuni sul fascismo, materiali neofascisti provenienti dal web, nel tentativo di capire l’incidenza che la figura di Mussolini ha tutt’oggi nell’immaginario degli italiani.In Ecce Robotl’analisi veniva invece spostata agli anni’70, che erano ripercorsi col medesimo modulo espressivo per frammenti attraverso l’immaginario eroico di una generazione cresciuta davanti alla tv, e nutrita dai cartoni giapponesi di cui Timpano metteva in scena forme e meccanismi.In Risorgimento pop, infine, sotto le grinfie del nostro veniva esaminato il Risorgimento con i suoi miti: Pio IX, Garibaldi, Cavour e Mazzini, che diventavano in scena figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione forzato, immaginario e falsamente concorde del nostro Paese.”da Mario Bianchi Lezione di storia. Intervista a Daniele Timpano – 1^parte
lunedì 22 aprile—–

film del giorno

San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani, 1972 
sabato 20 aprile—–

la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Di che si è parlato sui social network? Chi ha partecipato al progetto Amnesia? Ma soprattutto, Timpano, è stato mangiato dagli zombie? Tutta la quinta settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo:http://storify.com/Tamburo_Kattrin/quinta-settimana-di-aldo-morto-54
venerdì 19 aprile—–

anni’70: teatro

 Umarla Klasa (La classe morta) di Tadeusz Kantor\r\n
giovedì 18 aprile—–

rassegna stampa

Minacce al giudice che processa Curcio di Fabrizio CarboneLa Stampa, mercoledì 19 aprile 1978«Aldo Moro è stato assassinato e gettato in un lago di montagna», «E’ stata scoperta una base delle Brigate rosse alla periferia residenziale della via Cassia». Queste due notizie, drammatiche, sensazionali, angosciose, sono arrivate quasi contemporaneamente alla de, al governo, agli investigatori, ai giornali, nelle sedi di tutti i partiti. Così è cominciato il 18 aprile 1978, trentennale di un giorno di vittoria e di gioia per la democrazia cristiana. Ieri si sono vissute ore di attesa, di speranza, di sconforto, di dolore, di rassegnazione, di paura, in un’alternanza di pessimismo e ottimismo. (Continua a leggere l\’articolo)\r\n

mercoledì 17 aprile—–

inviata speciale da Roma

Da apocalittico a integrato: dal primo al 15esimo capitolo, dal 1 aprile a ieri, 16 aprile, dopo le 23. Daniele Timpano legge, di notte, le avventure di Pinocchio. Le racconta a noi tutti, con ancora indosso il vestito di scena, con la cravatta allentata, la tensione scemata. Una piccola luce, a oscurare la cella. Un breve momento, per dimenticare la reclusione. La telecamera sul volto, lo sguardo sulle pagine, la voce che scivola leggera sulle parole di Collodi. La favola per uscire dalla realtà.
martedì 16 aprile—–

sul teatro di Daniele Timpano

«Sarà lungo – avverte Timpano in apertura di Aldomorto – molto lungo e noioso». E invece nemmeno per un secondo ti annoia: tiene la scena e ti fa “sorridere storto”. Si contraddice. Ci contraddice.Scrive Renato Palazzo sul Sole 24ore: «Sembra puro cinismo, e ottiene invece un effetto assolutamente agghiacciante. Ma la qualità più spiazzante di Aldomorto è l’intrepida vocazione dell’autore-interprete a incarnare i nostri cattivi pensieri».
lunedì 15 aprile—–

film del giorno

Dalla serie televisiva Romanzo Criminale 
sabato 13 aprile—–

la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Di che si è parlato sui social network? Come è andata la trasferta al Teatro Kismet di Bari e all’Università La Sapienza? Tutta la quarta settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo:http://storify.com/Tamburo_Kattrin/aldomorto54-quarta-settimana-1
venerdì 12 aprile—–

anni’70: teatro

Nel 1970 debutta “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo, un mix di farsa, impegno politico e soprattutto un racconto su dei fatti noti e allo stesso tempo segreti e nebulosi della Storia italiana.
giovedì 11 aprile—–

rassegna stampa

La legge sull’aborto approvata alla Camera di Luca Bernardelli (La Stampa, 15 aprile 1978)Conquista sociale\r\n”Per la seconda volta in meno di un anno, la Camera ha approvato la legge che dà alla donna il diritto di decidere se portare a termine una gravidanza o se, in presenza di precise circostanze negative, interromperla. Al di là delle attese di chi chiedeva una completa liberalizzazione dell’aborto, è questo un grande passo avanti nella battaglia per l’emancipazione femminile.” (Continua a leggere l’articolo)

mercoledì 10 aprile—–

inviata speciale da Roma

Progetto Amnesia: 17 visite in cella, 17 conversazioni, 17 ricordi di chi il ’78 l’ha vissuto, sui banchi di scuola o nelle aule universitarie, e di chi ancora non era nato, e ciò che sa degli anni di piombo lo ha letto sui libri di storia, lo ha ricostruito dagli articoli di giornale, lo ha visto nei servizi televisivi. C’è chi pensa alla violenza di piazza e ai rivoli di sangue in via Fani. Chi, come Fabrizio Grifasi, restituisce una sensazione intensa di silenzio, di sbigottimento, e un’atmosfera ovattata per le strade di Roma. Chi, come Attilio Scarpellini, parla di isolamento, indifferenza, di un sentimento diffuso di estraneità rispetto ai fatti politici. Impronte. Impressioni. Immagini. Frammenti di memoria collettiva.
martedì 9 aprile—–

sul teatro di Daniele Timpano

In questo momento (8 aprile h 19.04) è disteso a pancia in giù sul letto, ha addosso una tuta verde e in mano un quaderno. Si alza, beve dell’acqua, passeggia, si guarda allo specchio, balla. Forse è irrequieto.Daniele Timpano dev’essere un po’ matto. Insomma, starsene 54 giorni rinchiuso da solo e farsi guardare dagli altri in diretta streaming non è una cosa normale. Mini Grande Fratello? Sarebbe così se tutte le sere Timpano non si ricavasse uno spazio di intimità vera: a teatro, sul palco, fisicamente davanti al pubblico. Un apparente controsenso. Usa una webcam, internet, la rete e li pone a sfondo dello spettacolo serale, facendo riemergere e risaltare il meccanismo del teatro e il senso civile che lo sottende.
lunedì 8 aprile—–

film del giorno

I cannibali di Liviana Cavani (1970), musiche di Ennio Morricone.Il mito di Antigone e il conflitto tra legge dell’individuo e legge di stato.Gli “esperti di stato” ad Antigone, catturata e picchiata dai militari: «Voi avete bisogno di noi perché su di noi riversate la vostra carica rivoluzionaria. E noi abbiamo bisogno di voi, dei vostri capricci e dei vostri esibizionismi. Il potere senza i suoi “enfants terribles” è un potere incivile e destinato a perire».
sabato 6 aprile—–

la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Di che si è parlato sui social network? Come sono le condizioni di Timpano tra Pasqua e dopo Pasqua? Tutta la terza settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo:http://storify.com/Tamburo_Kattrin/aldomorto54-terza-settimana
venerdì 5 aprile—–

anni’70: teatro

Nelken di Pina Bausch (1982) Assolo di Dominique Mercy
giovedì 4 aprile

rassegna stampa

Viviamo in un regime della rassegnazione? di Ugo La Malfa (La Stampa, 30 marzo 1978)”Ora è questa incapacità di reazione che ci preoccupa e in certo senso ci umilia. E’ certo che su ogni problema del quale oggi, in condizioni di emergenza, si discute è facile fare appello alla Costituzione per respingere questa o quella proposta. Ma si dimentica che la Costituzione a cui ci si riferisce non avrebbe mai previsto lo stato di quasi sfacelo in cui si trova oggi la nostra società, da ogni punto di vista: economico, finanziario, sociale e istituzionale. Non da coloro che oggi avanzano proposte adeguate all’emergenza è violata la Costituzione, ma da quel complesso di azioni che per decenni sono state svolte e che hanno portato allo stato di degradazione attuale.” (Continua a leggere l’articolo)\r\n

mercoledì 3 aprile—–

inviata speciale da Roma

Sold out la prima, una platea più o meno nutrita nelle diciassette serate successive. Tutti i giorni, alle 19, inizia la preparazione, tutti i giorni, alle 21, la cella si apre, tutti i giorni Daniele Timpano va in scena: cerca lo sguardo degli spettatori, fa loro domande a raffica, s’infervora per la passività, non sopporta l’indifferenza. Non bastano lo streaming live, le lettere, i tweet, per comprendere (e prima di condividere o disapprovare) il progetto, è necessaria la partecipazione.
martedì 2 aprile—–

sul teatro di Daniele Timpano

C’è la grande Storia, quella con la “esse” maiuscola che si impara dai libri, e quella piccola, che conosciamo tutti i giorni ognuno sulla propria pelle; ma c’è anche la storia come hanno deciso di raccontarcela gli altri: i genitori, gli amici, i giornali e la tv. E poi c’è tutto il resto, quello che c’è intorno – musica, fumetti, libri, vite vicine e lontane –, il contesto, che sembra che con la storia, grande o piccola che sia, non c’entri niente. E invece è tutto.E tutto questo movimento fra ieri e oggi (e domani), adesso non c’è più. In un momento di crisi (culturale e sociale, prima ancora che economico-finanziaria) in cui c’è la sensazione di non avere futuro, il punto è che non c’è passato (e forse proprio per questo è difficile immaginare e progettare il domani). Forse questo non è il ruolo convenzionale del teatro, ma in un momento di vuoto istituzionale come l’attuale, Daniele Timpano sceglie di accollarsi questa posizione, questo movimento che tenta di tenere insieme – a modo assolutamente suo – i fili del passato e del presente di un Paese con poco senso della storia e senza memoria. Ma mica (solo) per ricordare ieri. Anzi.
lunedì 1 aprile—–

film del giorno

La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, 2003 L’Italia da distruggere
domenica 31 marzo—–

la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Di che si è parlato sui social network? Come sono le condizioni di Timpano prima dell’arrivo di Pasqua? Tutta la settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo:http://storify.com/Tamburo_Kattrin/aldomorto54
venerdì 29 marzo—–

anni’70: teatro

Julian Beck, Judith Malina – The Living Theatre May 17, 1975
giovedì 28 marzo—-

rassegna stampa

Il senso d’umanità e quello del dovere di A. Passerin D’Entreves (La Stampa, 3 maggio 1978)”Ormai, sui tragici avvenimenti che dal 16 marzo sconvolgono il nostro Paese, s’è detto tutto quello che si poteva dire, e forse anche di più. […] E’ nell’intimo della nostra coscienza che si combattono due principi opposti, quello della salus reipublicae e quello della sacralità della vita umana. Nel grande trasporto emotivo di questi giorni, a orientare le nostre scelte non sembra sia ormai più la ragione, ma il sentimento. Ognuno propugna la via che gli pare migliore a seconda che nel suo animo prevalga il senso dello Stato o quello dell’umanità.” (continua a leggere l’articolo)

mercoledì 27 marzo—–

inviata speciale da Roma

Incursioni in cella: Valerio Malorni irrompe con frammenti di memoria nazionale, sventolando il tricolore e intonando l’inno di Mameli. Dario De Luca porta un ricordo personale del 16 marzo ’78, una notizia rimbalzata nei vagoni di un treno che dalla Calabria risale verso Roma. Tiziano Panici e Luca Ricci indagano gli effetti della reclusione sull’uomo e sull’attore, che allo scadere dei 54 giorni porterà i segni di un isolamento sì volontario, ma comunque vero.
martedì 26 marzo—-

sul teatro di Daniele Timpano

Storie private che appartengono alla sfera pubblica e che costituiscono il nostro tessuto sociale e identitario: Daniele Timpano si muove tra gli immaginari collettivi senza sublimare la verità, ma istaurando meccanismi di implosione ed esplosione di fatti, pensieri, parole che diventano il puzzle di una realtà che si interroga.
lunedì 25 marzo—–

film del giorno

Champagne – Coffee and Cigarettes di Jim Jarmusch, 2003 Chi brinda all’Italia degli anni Duemila?
domenica 24 marzo—–

la settimana di Aldomorto sul web

Cos’è successo nella cella al Teatro dell’Orologio? Di che si è parlato sui social network? Come sono le condizioni di Timpano? E soprattutto, che ne pensano i followers sul web? Tutta la settimana di Aldomorto54 con lo storify creato dal Tamburo: http://storify.com/Tamburo_Kattrin/aldomorto54-prima-settimana
sabato 23 marzo—–

lettere di Daniele Timpano dal Teatro dell’Orologio

Oggi festeggio la prima settimana di interramento volontario, questa auto-reclusione del mio corpo in una condizione irragionevole. Prigioniero durante il giorno in una cella 3 x 1 ricostruita sul fondo della scena, tutto il giorno a leggere, scrivere, connettermi coi social network, lavorare e inventarmi cose, alcune di buon gusto, altre di pessimo gusto. La sera lo spettacolo. E poi a nanna. Alla fine. anche se tutto quel che mi circonda è falso, una cella finta scenografata in un teatro, prigioniero solo della mia volontà di essere qui, l’esperienze del mio corpo qui è vera, il senso di solitudine e clausura è vero. Soprattutto è vera la fatica. Comunque, questa prima settimana, ho fatto un sacco di cose. Ho seguito il primo Angelus del nuovo Papa, la riunione di Cresco in Liguria, la rassegna stampa web del Tamburo di Kattrin, per scoprire cosa mi ero perso della settimana teatrale italiana (ad esempio l’Arte della commedia di Teatro Minimo); ho ascoltato moltissima musica dell’epoca (Enzo Maolucci, Claudio Lolli, Pino Masi), ascoltato l’ultimo discorso di Aldo Moro, guardato assieme ai miei followers video di Carmelo Bene e scritto una lettera a Gabriele Lavia, direttore del Teatro di Roma, per invitarlo a venire a trovarmi in cella a raccontare il suo ’78. Poi, che altro? Mi sono fatto la barba con l’acqua gelata ed ho sbucciato arance in diretta streaming. Ho parlato male di Roma, questa città morta orrenda, losca e disorganizzata, capitale morta di un paese morto, raccontato un racconto di Daniele Luttazzi su Aldo Moro e riflettuto pubblicamente sulla (non)partecipazione degli spettatori in alcune delle repliche sinora: attenti, sì, beati loro, ma veramente troppo morti, assenti silenziosi. Che son venuti a fare? A saperlo gli mandavo il video. Molte le prenotazioni per il progetto Amnesia e gli ospiti – fra cui il direttore di Romaeuropa, Fabrizio Grifasi e lo scrittore Claudio Morici, ma anche gente comune, una signora che ha condiviso con me la morte del figlio, nato come me nel ’74 – e sono cominciate anche le prime incursioni interne (Valerio Malorni, Luca Ricci con Tiziano Panici). Tutti i giorni (a parte il quinto, che è saltata) #fdtalk con Fattiditeatro: brevi interviste via twitter in cui molte persone hanno tenuto a informarsi sulle condizioni della cella e sul menù, se siano arrivate le arance e sul senso della tutina verde che indosso tutto il tempo, su come vanno le repliche e su com’è nato il progetto, ma si parla anche di social media e di musica. L’interazione via twitter e facebook: il tema soprattutto sono le playlist – un giorno ho inflitto 7 ore continue di Squallor, oggi è stata una giornata dedicata a Pino Masi –, le mie condizioni fisiche e di umore e l’arrivo della primavera, col suo sole vero che attualmente non vedo.Un sintetico bilancio della settimana l’ho mandato a Fattiditeatro via twitter: “gran chiacchierare intorno solidarietà affetto curiosità perplessità rispetto stanco ma entusiasta un po’ Tamagotchi”.
venerdì 22 marzo—–

anni’70: teatro

Carmelo Bene lavora a Otello, o la deficienza della donna che debutterà al Teatro Quirino di Roma nel gennaio del 1979. Vincerà 5 Premi Ubu: migliore spettacolo, regia, scenografia, miglior attore protagonista per Bene e non protagonista per Cosimo Cinieri. Dal testo: Otello: Dammi la tua mano morbida (leggendogliela)… esuberante… leale… calda, calda… morbida… questa mano richiede… isolamento… digiuno e preghiera… penitenza – molta! – esercizi spirituali: vedi? c’è un diavoletto sudaticcio, un pò indisciplinato… Ma è una buona mano… e leale…Desdemona: vi donò il mio cuore.Otello: mano liberale. Un tempo erano i cuori a dar le mani, ma sulla nuova araldica ci sono solo mani e niente cuori…
giovedì 21 marzo—–

rassegna stampa

mercoledì 20 marzo—–

inviata speciale da Roma

Stretto lo spazio, palpabile la tensione, difficile, nei primi giorni di autoprigionia, spiegare i motivi, illustrare le ragioni, pronunciare la dichiarazione d’ingresso, più volte tentata, più volte fallita. Inquiete, recluse, le parole scavano la testa ma non trovano la strada per uscire. Eppure, schiacciato dal peso della tragedia vera, Daniele Timpano sta già scrivendo questa storia.
martedì 19 marzo—–

sul teatro di Daniele Timpano

Un lavorio – drammaturgico e scenico – fondato sulla frammentarietà e sulla trasposizione che, per mezzo della memoria collettiva, riporta in luce quella storica, con tutte le sue contraddizioni e assurdità.«Sono meticcio: la mia mamma è giapponese, il mio papà è Berlusconi». (Daniele Timpano in Ecce Robot!)
lunedì 18 marzo—–

film del giorno

 Il Divo di Paolo Sorrentino, 2008