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Tutti gli articoli del Tamburo di Kattrin

Freak and frog: buone pratiche calabresi

“Freak and frog” è uno spettacolo di teatro di narrazione andato in scena sulle tavole del Franz Teatro di Porta Piana. Con Stefania De Cola, firma anche della regia, e Salvatore Vercellino compositore originale. Una lettura partecipata, lo amano definire gli artefici, dalle pagine di Edgar Allan Poe e Luigi Pirandello.

“Scendere da cavallo”, a Pontedera

La rassegna di Pontedera è soprattutto un’occasione di incontro, dove gli artisti presentano il proprio lavoro, discutono e si confrontano: “Scendere da cavallo” è il momento di riflessione che segue una faticosa cavalcata, dice il direttore Roberto Bacci. La sera di venerdì 8, allora, siamo “scesi da cavallo” dopo “L’educazione fisica” di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco

La rivincita: una ruvida tragedia della normalità per il Teatro Minimo

Due pareti, unici elementi scenografici, fanno da sfondo a una tragedia dei giorni nostri, scritta da Michele Santeramo e portata in scena sul palco del Valle Occupato dal 9 al 20 gennaio in prima nazionale. Una tenitura lunga, due settimane di repliche per il nuovo lavoro di Teatro Minimo, La rivincita, reale, schietto, ruvido, secco nel linguaggio e asciutto nella struttura.

Il peso dell’essere Pantani per il Teatro delle Albe

Il Teatro delle Albe sta girando l’Italia raccontando una storia cominciata nel 1994, quando all’alba di una nuova era, con una nazione che risale la china dal “pantano”, dopo che la Prima Repubblica è affondata nella palude del “traggiro” – quell’arte di uccidere qualcuno e poi farsi chiedere scusa – spuntò «un omino di Cesenatico con le orecchie a sventola e il cuore che batte 36 colpi al minuto, uno che viene dal mare e va forte in montagna». Così Marco Pantani, il ciclista pirata, ragazzo selvatico, “significativo ed extraordinario”, maglia rosa al Giro e maglia gialla al Tour, finito “in mezzo ai carabinieri come Pinocchio” e morto di disperazione nel febbraio del 2004 in un motel di Rimini, diventa l’eroe di questa tragedia romagnola, livida e ruvida, tra stabilimenti balneari e discoteche, che Marco Martinelli, dopo un lavoro di ricerca di oltre due anni, mette in scena con rigore e risoluzione.

Nel cantiere di Perdutamente

Sensazioni e scritti su alcuni lavori visti alla rassegna Perdutamente al Teatro di Roma a dicembre

La bellezza della crisi d’identità secondo Sanpapié

Il teatro non dà risposte, dice Peter Brook, lascia nudi davanti alle domande. E le domande, quelle esistenziali, quotidiane, hanno cercato di esplorarle i performer della compagnia di teatro-danza Sanpapié, nello spettacolo “Io sono figlio” sulle tavole del Teatro dell’Acquario di Cosenza