Progetti speciali

Note a piè di presente

Simone Nebbia, critico teatrale, accompagnato dalle corde di Marco Lima, indossa le vesti dell’interprete, portando sulla scena la sua voce — divisa tra la narrazione e la canzone — in un atto politico che guarda lucidamente al presente.

Frankenstein tra scienza e realtà

Cantieri Teatrali Koreja porta in scena “Doctor Frankenstein”, una rilettura del testo di Mary Shelley, dopo il debutto e il riconoscimento al festival di Fadjr a Teheran, lo spettacolo sbarca a Radicondoli. Una scena meticolosamente curata nei minimi particolari attira lo sguardo dello spettatore che si perde tra gli ingranaggi di meccanismi sconosciuti e le teche in vetro ricolme di strumenti chirurgici e parti anatomiche.

Radicondoli – Serata del 30 Luglio

30/07/2010 Festival Estate a Radicondoli. I commenti entusiasti dopo gli spettacoli di due giovani artisti, Simone Nebbia con “Gesuino” e Tommaso Taddei con “Quanto mi piace uccidere”.

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Intervista a Emiliano Bravi e Gabriele Rizza

Abbiamo incontrato il sindaco di Radicondoli Emiliano Bravi, il presidente dell’Associazione RadicondoliArte Paolo Radi e il direttore artistico Gabriele Rizza che insieme hanno contribuito alla riuscita della ventiquattresima edizione della rassegna. Qui di seguito alcune considerazioni sul rapporto con il territorio, la nascita dell’associazione e le linee principali di questa edizione di Estate a Radicondoli.

Trappole di parole

Tommaso Taddei porta in scena “Quanto mi piace uccidere…” di Virginio Liberti, che è anche regista di questo spettacolo in cui poesia e ferocia si incontrano, in una straordinaria fusione di senso ed emozioni, di orrore e tenerezza.

La comicità di Benvenuti

In Piazza della Collegiata, Alessandro Benvenuti legge “Me medesimo”, un monologo tragicomico sulla vita di Cencio: personaggio autobiografico attraverso cui l’autore esprime tutta la sua autocommiserazione per una vita sospesa fra crisi e poesia, slanci e declino.

La morte ti fa donna

Sul palcoscenico di Piazza della Collegiata a Radicondoli, Alessio Pizzech e Dario Marconcini dialogano sul senso della morte e della solitudine usando il palcoscenico e “Coco” di Bernard-Marie Koltès come mediatori delle loro visioni.

Sulla strada della contemporaneità

Per ricordare l’intelligenza di un uomo che ha sempre guardato con grande attenzione al presente per proteggere il futuro del teatro, Estate a Radicondoli assegna il Premio Nico Garrone ai critici più sensibili al teatro che muta e a maestri che sanno donare esperienza e saperi.

Una perla di poesia

“Una tazza di mare in tempesta” di Roberto Abbiati trasporta lo spettatore – piccolo o grande che sia – in una dimensione tutta particolare, dove oggetti comuni si trasformano in velieri e balene. Nel suggestivo spazio delle Scuderie del Palazzo Comunale, racchiuso “sottocoperta”, il pubblico si fa cullare in 15 minuti di tempesta tratti dal “Moby Dick” di Melville.

TIMEOUT – I Maestri pt.1

In occasione del Premio Nico Garrone ai critici più sensibili al teatro che muta e a maestri che sanno donare esperienza e saperi, TIMEOUT è un cronometro, una corsa alla risposta nel tentativo di sciogliere nodi e questioni del teatro di oggi e (ri)scoprire i punti di riferimento che dal passato ci muovono verso il