10 Domande a… Antonio Tintis

 

Antonio Tintis

Incontriamo i registi presenti al festival Primavera dei Teatri per rivolgere le nostre “10 Domande a…”. Uno scambio di battute brevi ma prettamente significative per conoscerli meglio. Risponde Antonio Tintis presente a Primavera dei Teatri con Il paese delle ombre.

 

 

 

 

 

 

1. Come definirebbe il suo teatro?
Presuntuosamente necessario

2. Che cos’è il teatro di ricerca?
Una categoria che ha stufato

3. Come lo spiegherebbe ad un profano?
Per il luogo comune è: un teatro che non ha tempi produttivi dove si butta tanto materiale; realmente: il teatro di ricerca è un teatro che viene alimentato della propria necessità.

4. Il Paese delle ombre in una frase.
Il concetto di colpa

5. Che cos’è per lei Primavera dei Teatri?
Una delle poche realtà che combatte, resiste ed è necessaria

6. Se la sua vita fosse uno spettacolo teatrale chi sarebbe il regista?
Nosferatu? Seriamente: Marthaler

7. Lo spettacolo che le ha cambiato la vita?
La bottega del Caffè con Paolo Bonacelli, nel senso che ho capito quello non volevo fare

8. Uno scrittore che metterebbe in scena o a cui chiederebbe di scrivere una drammaturgia per lei?
Murakami

9. Potendo scegliere: teatro come sede della compagnia o nomadismo?
Basta dare alibi a chi ci governa… Quindi un teatro dove poter lavorare. Il nomadismo è una scelta, non è un’imposizione democratica

10. Quali sono le possibilità che il teatro possiede e che lo fa essere un’arte fondamentale?
Vive sul momento quindi hic et nunc, vive sul respiro di un pubblico che non esiste più. Dico vive, ma non vive più, il teatro è appeso ad un filo, chi avrà la voglia e l’organizzazione mentale per portare avanti un mestiere andrà avanti.

 

Biografia di Antonio Tintis
Diplomato come attore presso l’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma nel 2000, ha lavorato nella compagnia “La Fiera” allestendo diversi spettacoli in Italia e all’estero. Ha fatto parte della compagnia permanente del Teatro Stabile di Torino e dell’ensemble del Teatro Due di Parma. Ha lavorato con numerosi registi quali Longhi, Le Moli, Cavosi, Farau, Colavero, Dall’Aglio, Viktor Bodo e ha collaborato come assistente alla cattedra di regia presso l’Accademia “Silvio D’Amico”. (Biografia gentilmente concessa dal sito primaveradeiteatri.it)


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