10 Domande a… Paolo Mazzarelli


Paolo Mazzarelli

Incontriamo i registi presenti al festival Primavera dei Teatri per rivolgere le nostre “10 Domande a…”. Uno scambio di battute brevi ma prettamente significative per conoscerli meglio. Risponde Paolo Mazzarelli di Compagnia Musella/Mazzarelli presente a Primavera dei Teatri con Crack Machine.

 

 

 

 

 

1. Come definirebbe il suo teatro?
Intanto non è un mio teatro ma è un nostro teatro, perché siamo in due quindi posso parlare solo per il 50%. Il teatro che io e Lino Musella cerchiamo di fare è un teatro che parla della realtà contemporanea attraverso scritture originali però anche un teatro molto basato sull’attore. Gran parte del nostro lavoro nasce in scena, quindi è un teatro che ambisce ad essere semplice, efficace, diretto e possibilmente divertente

2. Che cos’è il teatro di ricerca?
Tutto e niente. Non lo so, una domanda difficilissima… Il teatro di ricerca diventa sempre il teatro di non-ricerca negli anni. I grandi registi classici come Ronconi, Castri, all’inizio erano considerati teatro di ricerca. Quindi forse è semplicemente il periodo in cui si indaga il proprio modo di fare teatro, quando si sperimentano delle vie meno battute e più personali

3. Come lo spiegherebbe ad un profano?
Direi esattamente questo

4. Crack Machine in una frase.
Un gioco a quattro personaggi che finisce con un crollo liberatorio, una piccola macchina a orologeria

5. Che cos’è per lei Primavera dei Teatri?
Intanto un bellissimo luogo. Poi uno dei pochi luoghi coraggiosi e liberi che ci sono in Italia, diretto da persone che godono della massima stima possibile. Purtroppo noi lo viviamo da fuggiaschi, però, da quello che abbiamo potuto “annusare”, è un luogo di incontro e di scambio di opinioni. E poi è un’opportunità per mostrare il proprio lavoro a tanti addetti ai lavori che possono aiutarti a farlo vivere

6. Se la sua vita fosse uno spettacolo teatrale chi sarebbe il regista?
John Cassavetes

7. Lo spettacolo che le ha cambiato la vita?
La vita no, la visione del teatro sì. È forse Tre sorelle di Nekrosius, per la prima volta ho visto che si potevano fare cose a teatro che non avrei mai immaginato. Poi Nekrosius, come tutti i geni, ha creato una serie di cloni che lo hanno distrutto e banalizzato. Però in luce c’era qualcosa che è rimasto nei suoi lavori, che io amo molto, uno spostamento del senso dell’immagine, da un naturalismo e da un realismo che rende le cose più profonde, più doppie. Io amo molto David Lynch; non dico che fanno le stesse cose ma cercano entrambi di creare delle piccole rotture di senso e di coerenza, dei piccoli abissi che si aprono qua e là durante il loro lavoro.

8. Uno scrittore che metterebbe in scena o a cui chiederebbe di scrivere una drammaturgia per lei?
Lino Musella! (sorride, ndr) Sicuramente è l’unico che ha la voglia e la capacità di farla

9. Potendo scegliere: teatro come sede della compagnia o nomadismo?
Nomadismo

10. Quali sono le possibilità che il teatro possiede e che lo fa essere un’arte fondamentale?
Intanto è rimasto in assoluto il più libero tra i mezzi di comunicazione, insieme a internet, il meno controllato, il meno invaso da meccanismi di potere di politica e, quindi, di controllo. Il teatro è un luogo dove si può rischiare più che altrove. Si può essere più arditi attraverso la forma con la quale si prova a comunicare un senso: nel teatro vale un po’ tutto, il non senso, l’astratto, gli elefanti con le ali… Un po’ come nel fumetto. Sono poche le arti in cui vale tutto. Si entra in gioco in quanto esseri umani; è più eccitante, per me che lo faccio da dentro, è più eccitante. Essere in ballo con il proprio corpo, con le proprie idee, le proprie fragilità, lo rende ancora più eccitante

 

Biografia di Compagnia MusellaMazzarelli
Esiste ufficialmente dal 2009 e nasce dall’incontro tra Lino Musella (diplomatosi alla Paolo Grassi di Milano, ha lavorato tra gli altri con Marcello Cotugno, Michela Lucenti, Walter Malosti, Virginio Liberti, Serena Sinigaglia) e Paolo Mazzarelli (diplomatosi alla Paolo Grassi di Milano, ha lavorato tra gli altri con Pippo Del Bono, Fura dels Baus, Cesar Brie, Eimuntas Nekrosius, Peter Stein). Dal 2010 entra a far parte della compagnia anche Luca Marengo in qualità di organizzatore. Dal 2008 ad oggi la compagnia ha dato vita agli spettacoli Due cani – ovvero la tragica farsa di Sacco e Vanzetti e Figlidiunbruttodio (premio In Box 2010) presentato nella scorsa edizione di Primavera dei Teatri. Crack Machine è il terzo spettacolo della compagnia. (Biografia gentilmente concessa dal sito primaveradeiteatri.it)

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *