Scorrendo il programma di B.Motion Teatro, nella sezione Spaesamenti, si trovano artisti che creano con i loro lavori continui slittamenti: dalle digressioni spaziali di Luca Scarlini alle incursioni nei trent’anni di Operaestate di Antonio Rinaldi & Jacopo Lanteri, passando per la messa in discussione di ruoli (performer/spettatore) di Fagarazzi & Zuffellato. Ad introdurre questa sezione del festival, allargando le possibilità di significazione del termine, la presentazione di Iperscene2, volume curato da Jacopo Lanteri per la Collana Spaesamenti diretta da Paolo Ruffini per Editoria&Spettacolo. Spaesamenti che si originano nella vita per approdare alla scena e all’editoria, modelli culturali in cui il teatro si intromette per rivelare l’inaspettato.
Il frequente turbamento che viene generandosi nello spettatore in seguito ad una rappresentazione teatrale non può inscriversi in categorie definite, la sua cadenza regolare nella scena contemporanea rende sintomatica una situazione in cui il teatro si dimena alla ricerca di uno scuotimento, di una relazione attiva tra palco e platea, di uno spaesamento che nel suo manifestarsi dichiara esplicitamente la necessità di una presa di coscienza da parte del pubblico. Ma non solo. Spaesamenti si inserisce nella programmazione di B.Motion Teatro come percorso in cui gli spettacoli giocano sull’effetto sorpresa, come ribaltamento di canoni prestabiliti che fin dal secolo scorso ha animato gli artisti. In tale prospettiva, l’uscita dai teatri viene accostata alla necessità di far conoscere testi inediti o poco conosciuti nel progetto di Luca Scarlini, Appetizers (aperitivi teatrali).
Le opere di scrittori che hanno accresciuto l’immaginario culturale e artistico del ‘900, quali Tennessee Williams o Alfred de Musset, vengono interpretate dai partecipanti all’esperienza formativa sull’Attore Performativo svoltasi in occasione di Operaestate 2010. Scarlini travalica lo spazio teatrale e quello della lettura privata presentando cinque testi in cinque mini-eventi nelle librerie della città. Il tassello successivo che compone Spaesamenti si concentra sul rapporto tra spettatore e attore indagato da Fagarazzi & Zuffellato. Enimirc richiede una partecipazione attiva del pubblico, il distacco sociale creato in primis dalla struttura teatrale viene messo in crisi facendo saltare ogni possibile definizione di ruolo. Di uno “spaesamento” storico parla infine il progetto di Antonio Rinaldi & Jacopo Lanteri, Operaestate RemiXXX. In un processo di riscoperta e archiviazione della storia passata del festival, gli artisti presentano ogni sera un frammento dei trent’anni di Operaestate Festival Veneto in una ricostruzione storica che diviene parziale ed effimera non appena si presenta l’intervento della memoria soggettiva. «Se potessimo dimostrare il passato – scrivono gli artisti nel progetto, riprendendo Jean Baudrillard – avremmo ancora dei diritti sul futuro».
Elena Conti