Contemporanea Festival, quest’anno, si svolge in autunno, mutando la tradizionale collocazione in chiusura di stagione (e in apertura rispetto al ciclo delle rassegne estive). Il Teatro Metastasio Stabile della Toscana conferma l’attenzione per la creatività performativa emergente segnata in questi anni dal lavoro del Festival diretto da Edoardo Donatini e, anzi, ne colloca la presenza a mo’ di “prologo” della propria stagione 2011/2012 – una sorta di «fuoco d’artificio culturale» che intende trasmettere agli spettatori e ai cittadini le intenzioni dello Stabile in termini progettuali e di politica culturale.
La città di Prato, infatti, dal 23 settembre all’8 ottobre, sarà invasa da numerosi appuntamenti con la ricerca teatrale, affermata ed emergente, italiana e internazionale. Nella sezione “Scena contemporanea” si trovano i grandi eventi della rassegna: fra tutti, la chiusura del Festival con l’Odin Teatret che da decenni continua ad essere un riferimento assoluto per un modo alternativo di fare e vivere il teatro; la compagnia guidata da Eugenio Barba è presente con uno spettacolo in prima nazionale (La vita cronica, 4-8 ottobre) e con un incontro aperto al pubblico, il 6 ottobre, coordinato dal critico Gianfranco Capitta. Ma, in quest’ambito, sono presenti anche altri ospiti internazionali – dagli svizzeri dell’Alakran, che interrogano con umorismo i luoghi comuni della società contemporanea, all’indagine sul corpo della danz’autrice belga Lisbeth Gruwez, alle curiose commistioni fra arte coreografica e culinaria di Radhouane El Meddeb – a compagnie italiane affermate, come Teatro delle Ariette, Kinkaleri e Teatro Sotterraneo. C’è poi la sempre attesissima sezione “Alveare”, in cui anche quest’anno si potranno osservare gli stimoli e le tensioni più attuali della creatività emergente, in una «zona franca» che per il 2011 si articola in 2 “volumi”, ognuno per un fine settimana di Festival. Nel primo (dal 24 al 27 settembre), i nuovi lavori di Pathosformel e di Yael Karavan, Atto semplice di Compagnia dello Scompiglio-Azul Teatro e il nuovo studio di inQuanto teatro sul progetto Nil admirari; nella seconda parte (29 settembre-2 ottobre), invece, il primo studio del nuovo lavoro di CapoTrave, e poi Matteo Fantoni, gruppo nanou & Letizia Renzini, Alessandra Coppola e David Zagari. Infine, torna a Contemporanea l’attenzione per il teatro ragazzi, in un’apposita sezione (“Contemporanea ragazzi”) in cui Kinkaleri e TPO (con Tom Dale) rilanciano i normali rapporti fra narrazione e spettatori oltre i confini consueti del teatro ragazzi.
Attraverso la sezione “Progetti speciali”, il Festival invade fisicamente la città, portando teatro e performance in luoghi insoliti o in situazioni atipiche, che rendono lo spettatore vero protagonista dell’evento performativo, come nei lavori di Cuocolo e Bosetti o nella performance di Katia Giuliani. In questo ambito, oltre all’assemblea nazionale del progetto C.Re.S.Co., anche la speciale serata d’apertura che inaugurerà il 23 settembre le attività del Festival: una Notte contemporanea negli spazi di Via Genova con performance, mostre, video-installazioni e musica.
In anni in cui la cultura e il teatro sono sempre più in condizioni di difficoltà e marginalità, per lo Stabile della Toscana, con il Festival Contemporanea, l’idea è quella di non venire meno alla propria linea di lavoro e anzi, di anticipare sostanzialmente l’apertura della stagione, affidandola a un prologo dedicato alla ricerca e alla creatività emergente. Una sorta di ambizioso augurio per l’attività teatrale di tutto l’anno, che si spera abbia un vivace riscontro nei mesi che verranno.
Roberta Ferraresi