A B.Motion Teatro va in scena la seconda parte della Trilogia dell’inesistente, Sembra ma non soffro della compagnia riminese quotidiana.com. Un lavoro che strappa risate amare al pubblico in sala, trascinato da un testo che si muove per frammenti, pause e riprese. Roberto Scappin e Paola Vannoni si armano di un’ironia dissacrante, declamata da quello che col procedere dello spettacolo si rivela essere un altare per peccatori. Ci si trova così ad assistere a una messa in cui la figura del prete, del confessore e del credente si fondono per dare vita a un cortocircuito indotto dall’incongruenza tra un senso dell’umorismo blasfemo e una partitura vocale improntata al monotòno e alla noia. In questa frattura che si viene a consolidare durante la messinscena, il quotidiano si insinua tra le pieghe di parole capaci di scheggiare, graffiare e abbandonare lo spettatore in un purgatorio che è tutto reale, fatto di domande irrisolte e incertezze.